Mi hanno regalato un canarino!
Da dove proviene questa specie?
Questa specie, il cui nome scientifico è Serinus canario, è originaria delle Isole Canarie, ubicate nell’Oceano Atlantico all’estremo nord occidentale del continente africano. E’ risaputo che i primi abitanti delle isole avessero giá l’abitudine di catturare e tenere i canarini in gabbia, attratti dal loro canto melodioso. Verso la fine
del XV secolo alcuni esemplari furono portati nel continente europeo. Al giorno d’oggi esistono oltre quattrocento mutazioni di colore, canarini con piume arricciate, con il ciuffo, persino canarini in miniatura.
Carattere: si tratta di un uccello molto tranquillo, in grado di riconoscere il proprietario e accettarlo anche nei momenti più intimi della sua vita, quali l’incubazione delle uova e l’alimentazione dei pulli, senza spaventarsi.
Qual’è la corretta alimentazione?
L’alimentazione dei canarini è basata fondamentalmente su un misto di semi vari, tra cui prevale la scagliola (Phalaris canariensis). In commercio è facile trovare i semi in confezioni pronte per canarini. E’ importante aggiungere quotidianamente alla dieta di base, delle verdure fresche tra cui insalata verde, cicoria, costine e crescione. Inoltre per garantire una buona fonte di proteine si possono usare pastoni commerciali pronti (pastoncini o patè) che vanno collocati in contenitori a parte, dato che tendono a degradarsi velocemente e, se messi insieme ai semi, potrebbero alterare velocemente quest’ultimi. Inoltre durante la stagione calda si consiglia di lasciare il pastoncino in voliera solo per poche ore, per evitarne la fermentazione.
Almeno due volte alla settimana sará bene aggiungere un polivitaminico nell’acqua da bere, per mantenere i canarini in buona salute. Bisogna mettere sempre l’acqua a disposizione, che è bene cambiare ogni giorno.
Come vanno sistemati?
I soggetti singoli possono essere mantenuti in gabbie individuali, di circa 50 x 25cm, con almeno 30 cm di altezza. Le coppie in riproduzione vengono collocate in gabbie di 75 x 30 cm e 30 di altezza. Vanno collocati almeno due posatoi, di diametro adeguato, e contenitori per il mangime e per l’acqua.
Come si riproducono?
Nell’epoca riproduttiva, che nel nostro emisfero va da Gennaio a Giugno, i maschi iniziano ad aumentare la frequenza ed intensitá dei canti, mentre le femmine sono irrequiete, indaffarate a cercare materiali per costruire il nido mentre emettono versi per richiamare il partner. I nidi sono semiaperti, con la base a forma di ciotola profonda, e vengono collocati in un lato superiore della gabbia e sopra di questo si mette il materiale che verrà usato dalla femmina per confezionare il fondo del nido. In genere si usano fili di yuta o materiale specifico disponibile in commercio.
Una volta finito di costruire il nido, la canarina inizia a deporre ogni giorno, in mattinata, un uovo di color azzurro con macchiette beige, fino ad un totale di 4-6 uova.
Deposte le prime tre uova inizia a covarle, per cui i primi tre pulcini nasceranno insieme, mentre i seguenti schiuderanno giorno dopo giorno. Gli allevatori usano il metodo di ritirare le uova man mano che vengono deposte, e mettono al loro posto un uovo artificiale fino alla deposizione dell’ultimo uovo, che in genere ha un colore azzurro più intenso dei precedenti. Poi rimettono tutte le uova sotto la femmina in modo che i pulcini nascano, dopo 13 giorni, all’unisono e abbiano le stesse opportunitá di sopravvivere. I piccoli canarini crescono a ritmi vertiginosi, e abbandonano il nido all’età di circa 20 giorni; benchè siano già indipendenti, è consigliabile lasciarli con i genitori per almeno altri 10-20 giorni.
Tutte le fasi della riproduzione sono delicate e vi possono essere molte difficoltà o problemi, tanto per i genitori che per i pulli, per cui la consulenza di un veterinario esperto può essere fondamentale per per garantire un buon successo riproduttivo e per la salute dei canarini.