Mi hanno regalato una cavia!
Da dove proviene questa specie?
Questo roditore è originario delle Ande e il suo nome scientifico è Cavia porcellus. Una delle caratteristiche peculiari della specie è quella di essersi adattato al clima semiarido, asciutto presente sopra i 1000 metri sulle montagne andine, in cui la disponibilità di alimenti è rappresentata da pascoli di erbe ad alto fusto, radici, rari frutti e semi; la forte intensità del sole a quelle altitudini ha influenzato il suo ritmo di vita: rimane nella tana durante il giorno e si attiva al tramonto e durante la notte.
È un animale sociale e vive in piccoli gruppi, guidati da un maschio dominante, e quindi in cattività sarebbe meglio non lasciarle da sole. Si possono tenere in coppia o mettere insieme due soggetti dello stesso sesso. Nel caso dei maschi, uno cercherà DI dominare l’altro; se sono fratelli, in genere non si aggrediscono finchè non si introduce una femmina, in quel caso si consiglia di sterilizzarli in modo che possano convivere in tranquillità. Sono ottimi animali da compagnia per la loro indole docile e socievole. Ne esistono diverse razze, dal pelo lungo, corto, liscio o arricciato e persino senza pelo.
Come la tengo in casa?
La cavia si adatta bene all’ambiente domestico, può essere tenuta in una grande gabbia, ma ha bisogno di poter fare molto esercizio ogni giorno, libera in casa o in un giardino, sotto l’occhio vigile del proprietario.
La gabbia dovrebbe essere adeguata per una cavia DOVREBBE AVERE una lunghezza minima di 75 cm e 30 cm di larghezza, e la parte superiore chiusa per evitare la fuga. Il fondo della gabbia va ricoperto con materiale assorbente e facile da sostituire quotidianamente. Si possono usare fieno, pellet specifici (non quelli per la stufa!) oppure striscie di carta assorbente, mentre si sconsiglia di usare segatura, perchè una volta inumidita diventa appiccicosa e potrebbe provocare problemi cutanei all’animale, soprattutto a livello delle zone genitali. Per l’acqua si utilizzano dei beverini a goccia, che hanno una buona tenuta ed evitano che si bagni il fondo della gabbia.
Dato che le cavie sono abituate a rifugiarsi nelle tane, si consiglia di collocare nella gabbia una casetta che possa essere usata come comodo rifugio.
La temperatura ideale per mantenere una cavia oscilla tra i 18 e i 26 °C con un’ umidità del 40-70 %. Bisogna considerare che questa specie tollera piuttosto bene le temperature basse mentre soffre in caso di temperature troppo elevate.
Qual è l’alimentazione adeguata?
La cavia è un animale molto abitudinario per quanto riguarda l’alimentazione, se si cambia per esempio la ciotola potrebbe non alimentarsi più. Ha bisogno di fieno di buona qualità, verdure fresche, come per esempio il tarassaco (dente di leone), il finocchio e la lattuga romana. Nella cavia è molto importante l’integrazione di vitamina C. La dose giornaliera è di 20-30 mg/kg per via orale, si consiglia di somministrarla direttamente in bocca, in questo modo siamo veramente sicuri che l’animale abbia ingerito la quantità giusta. Fra gli alimenti con più alto contenuto di vitamina C troviamo peperoni, broccoli, prezzemolo, kiwi, arancia e carote.
Alimenti controindicati: è bene non dare miscele di semi, pane, biscotti, pomodori, melanzane, cioccolato, latte o derivati, pannocchie di mais, pellet per conigli o avocado.
Quando portarla dal Veterinario?
SE NON SI HA ESPERIENZA CON QUESTI ANIMALI COSI PARTICOLARI, LA PRIMA COSA DA FARE QUANDO SI ADOTTA UNA CAVIA è CHIEDERE CONSIGLIO AL VETERINARIO E RICEVERE una consulenza specifica sulla gestione della specie, con lo scopo di garantire il corretto accrescimento della cavietta e garantirLe una buona salute.
In seguito sarà SUFFICIENTE una visita annuale per controllare il peso, lo stato generale e la crescita dentale. Dato che nella cavia la crescita dentale è continua, sono piuttosto fequenti i problemi dovuti ad una usura non simmetrica dei denti.
QUESTI ANIMALI SONO MOLTO DELICATI E I SEGNI DI MALESSERE NON ANDREBBERO MAI SOTTOVALUTATI, SOPRATTUTTO SE SI NOTANO
Vi sono inoltre situazioni in cui è importante portare prontamente la cavia in visita da un veterinario conoscitore della specie: per esempio nel caso in cui si manifestino alterazioni evidenti nel comportamento, oppure diarrea o mancata produzione di feci con perdita dell’appetito.
Un proprietario attento e che dedica molto tempo ad osservare la sua cavia sarà in grado di capire subito quando qualcosa non va bene ed agire di conseguenza.
Come portarla dal veterinario?
Le cavie sono animali MOLTO sensibili allo stress per qui il trasporto andrà fatto con particolare cura.
L’ideale sarebbe utilizzare la stessa gabbia in cui vive normalmente, oppure un trasportino a cui l’animale sia già abituato. Se si usa il trasportino, è consigliabile mettere sul fondo uno strato di fieno, preferibilmente quello che di solito l’animale consuma, in modo da evitare odori estranei o non abituali al nostro animaletto. È preferibile che l’ambiente del mezzo (la macchina) non sia né eccessivamente calda nè troppo fredda (ATTENZIONE CON L’ARIA CONDIZIONATA).
IN SALA D’ATTESA CERCATE IL POSTO Più TRANQUILLLO E mantenuta in un posto tranquillo, il più possibile lontano da cani e gatti (si consiglia di fissare per telefono un’appuntamento in modo da evitare lunghe attese in sala d’aspetto insieme ai “potenziali predatori”).