Andatura Spinale
Nel cane e nel gatto che perdono la sensibilità dolorifica profonda a seguito di un trauma spinale è possibile ottenere una camminata per via riflessa.
É importante spiegare quanto ne giovi la qualità di vita dell’animale in quanto potrà muoversi autonomamente anche senza carrellino.
Non solo i pazienti ne traggono beneficio, i proprietari che hanno portato a termine con successo questo percorso riferiscono solo miglioramenti nel loro nuovo modo di vivere il proprio animale.
Solo vederli camminare, anche se con dei deficit, li fa ben sperare in una vita migliore di quella prospettatasi dopo la diagnosi medica.
L’andatura spinale o riflessa è un’andatura involontaria autonoma non assistita ottenibile in pazienti paraplegici senza dolore profondo.
Per sviluppare un’andatura spinale la lesione deve essere localizzata a livello toraco-lombare (T3-L3) cioè non deve coinvolgere il centro dei riflessi lombo-sacrale (L4-S3).
In seguito ad un trauma che comporta l’interruzione completa tra midollo e encefalo l’animale subisce uno shock spinale caratterizzato da flaccida e ariflessia.
Poco a poco l’attività riflessa ricompare e con adeguati cicli di fisioterapia sì indurrà un’iperreflessia.
Il paziente solleverà il posteriore con i muscoli addominali.
In seguito all’appoggio di un arto sul pavimento si innesca un riflesso che causa la retrazione dell’arto stimolato e la contemporanea estensione dell’arto opposto per lesione del Motoneurone Superiore (riflesso estensorio-crociato) così da ottenere movimenti ritmici alternati.
Il passo è caratteristico perché il treno anteriore si muove volontariamente ed è scollegato dal posteriore che invece si muove per via riflessa.
Dei buoni riflessi flessori e la presenza del riflesso estensorio-crociato rappresentano il punto di partenza per la fisioterapia.
Il protocollo terapeutico prevede un lavoro finalizzato al rinforzo muscolare del treno posteriore e al potenziamento della trasmissione degli impulsi stimolando le fibre nervose.
I risultati migliori si ottengono in pazienti con lesioni localizzate a livello T12- L3, giovani con età inferiore a 5 anni e di taglia medio piccola, snelli e leggeri con un peso massimo di 8 kg.
Il percorso riabilitativo è un percorso lungo che coinvolge sia il personale medico infermieristico che i proprietari, la riuscita non è assicurata.
Si affronteranno quindi cicli intensivi di fisioterapia durante i quali verranno svolti esercizi e riscaldamento neuromuscolare agli arti posteriori: massaggi per attivare la circolazione a livello locale e aumentare il trofismo muscolare, esercizi di PROM (Passive Range of Motion cioè flesso-estensione di tutte le articolazione degli arti posteriori, garretto, ginocchio e anca) per evitare anchilosi e conservare la normale escursione articolare e stretching (in flessione ed estensione); stimolazione del riflesso flessorio che si evoca dando dei “pizzicotti” sulla cute degli spazi interdigitali delle zampe posteriori e stimolazione del riflesso estensorio- crociato che si evoca flettendo in avanti le dita del paziente al fine di ottenere l’estensione dell’arto posteriore controlaterale.
Questi ultimi sono la parte più importante perché oltre ad aumentare il tono muscolare vanno ad allenare i riflessi indispensabili per avere l’andatura spinale.
L’iter fisiatrico comprende inoltre esercizi attivi alternando Tapis Roulant a secco e Under Water Tread Mill (tapis roulant in acqua).
Una volta acquisita l’andatura spinale va conservata nel tempo, il proprietario deve svolgere gli esercizi e allenare il paziente quotidianamente anche a casa per mantenere l’iperreflessia e un buon tono muscolare; ci vogliono dunque costanza e pazienza.
La terapia a casa consiste in esercizi facilmente realizzabili spiegati ai proprietari durante le sedute.
I proprietari diventeranno i fisioterapisti dei propri animali.