Il ruolo dell’EEG nella pratica clinica
L’elettroencefalogramma (EEG) è un’indagine importantissima in neurologia umana ma purtroppo non facilmente accessibile in veterinaria. Al CVRS – POLICLINICO VETERINARIO Roma Sud abbiamo lavorato diversi anni con delle apparecchiature per umana che però ci consentivano solamente di indagare i pazienti in anestesia. Un’applicazione importantissima dell’EEG in anestesia è per esempio, la valutazione dell’efficacia del trattamento dello stato epilettico: quando abbiamo un paziente in anestesia per il controllo delle convulsioni infatti è importantissimo essere certi che l’attività elettrica convulsiva sia completamente soppressa. Nei casi più gravi l’anestesia è in grado di far cessare le manifestazioni motorie, ma l’attività elettrica a livello della corteccia cerebrale prosegue causando dei danni anche il riparabili. Con l’EEG in anestesia non è però possibile valutare le crisi parziali, le alterazioni comportamentali, e le alterazioni del movimento.
Presso il CVRS – POLICLINICO VETERINARIO Roma Sud è ora presente un EEG XLTEK Trex 32 canali con Videometria che ci consente la valutazione del tracciato anche in pazienti svegli, e contemporaneamente di filmarne l’attività (video-EEG). In questo modo è possibile correlare ciò che vediamo clinicamente con l’attività elettrica cerebrale e questo rappresenterà un passo avanti un enorme nella gestione di questi pazienti da un punto di vista diagnostico e soprattutto terapeutico.
Le applicazioni sono molteplici:
– Distinguere clinicamente pazienti con disturbi comportamentali da pazienti con sindromi convulsive parziali è clinicamente molto complesso. É questo il caso per esempio di pazienti con fly catching, tail chasing, head bobbing, movimenti involontari e quelli con disturbi del sonno.
Questo porta purtroppo a trattare pazienti comportamentali con farmaci antiepilettici, e pazienti epilettici con tecniche comportamentali, e quindi a un fallimento del trattamento. Il video-EEG consente di filmare il paziente e registrare contemporaneamente l’attività elettrica corticale del paziente, e quindi di arrivare a una diagnosi di certezza e quindi a un trattamento adeguato.
– Un’altra applicazione in cui il video-EEG dimostrerà un passo avanti e norme sarà la gestione dei pazienti con sincope e quelli narcolettici: Il 20% dei pazienti umani con epilessia refrattaria al trattamento dimostra infatti al video EEG e all’Holter avere episodi sincopali e quindi di origine cardiocircolatoria.
Per ogni informazione relativa al video-EEG potete contattare la Dottoressa Porcarelli del nostro servizio di NEUROLOGIA.